Oltre 70mila gli spettatori, dei quali circa 40mila posizionati tra le Zattere, Piazzetta San Marco e Riva degli Schiavoni, oltre che all’isola della Giudecca, mentre i restanti 30mila circa nelle 3600 imbarcazioni ormeggiate direttamente nelle acque antistanti Piazza San Marco e Riva degli Schiavoni, che hanno assistito, ad iniziare dalle 23:30, all’annuale spettacolo pirotecnico organizzato dal Comune di Venezia in occasione della festa del Redentore.

L’accesso, sia da terra alle rive, così come quello per i natanti in Bacino San Marco, è stato accuratamente organizzato e contingentato replicando il sistema già sperimentato nel 2021; infatti si è potuto accedere esclusivamente se in possesso della prenotazione, preventiva ed obbligatoria.

La “Notte Famosissima”, quella con cui da quasi 500 anni Venezia ricorda la fine dell’epidemia di peste nel 1577, quest’anno dal titolo “Incanto: i colori della bellezza” si è aperta con i “foghi” tricolori in omaggio alla bandiera italiana, seguiti da quelli giallo-oro della bandiera di Venezia per proseguire con quelli blu-giallo della bandiera Ucraina con un riferimento esplicito alla città di Odessa con la quale la città lagunare si è gemellata lo scorso 29 maggio e si è chiusa con uno sfavillante ed esplico messaggio di pace.

40 minuti intensi e senza soluzione di continuità durante i quali, da 5 grandi zattere e 25 pontoni di misure minori, per un fronte di fuoco di circa 400 metri di lunghezza, sono stati sparati 6500 fuochi d’artificio per un totale di circa 2500 kg di materiale esplodente.

Anche quest’anno, come avviene ininterrottamente dal 2008, è stata la “Parente Fireworks” primaria azienda del settore, fondata alla fine del diciannovesimo secolo, che ha la sua sede a Melara nel rodigino, ad aggiudicarsi il bando pubblico per l’organizzazione dello spettacolo pirotecnico per la Festa del Redentore 2022.

I 40 minuti dei “foghi”, che la tradizione vuole terminino oltre la mezzanotte, hanno richiesto più di un mese di intenso lavoro tra allestimento, prove tecniche e realizzazione fisica degli artifizi che sono stati radio-gestiti con più di 250 unità attuatrici, da remoto ed in tutta sicurezza, dalla cabina di regia computerizzata attraccata nelle vicinanze delle Zitelle e che hanno visto il coinvolgimento di oltre 30 tecnici specializzati del settore.

Quest’anno abbiamo documentato lo sfavillante spettacolo dall’esclusiva Loggia Foscara di Palazzo Ducale, e per questo voglio ringraziare per la fattiva collaborazione Vela spa.

La Loggia Foscara, vicinissima alla granitica colonna di San Marco Evangelista, Santo Patrono della città rappresentato, sulla sommità, nella tradizionale forma di Leone alato, è il loggiato che costeggia tutta l’area marciana, con il suo lato maggiore, ed il tratto iniziale, sino al Ponte della Paglia di Riva degli Schiavoni, con li lato minore.

Proprio per questo motivo, ed a ragion veduta, viene ritenuto il luogo più esclusivo, previlegiato e prestigioso dal quale assistere agli sfavillanti giochi di luci e colori dei “foghi”; da qui, infatti, si domina, quasi a volo d’uccello, il Bacino San Marco in tutta la sua interezza ed ineguagliabile bellezza e che, per l’occasione, si è fatto magnificamente illuminare, per qualche istante quasi a giorno, dagli sfavillanti colori “sparati” dai maestri della “Parente Fireworks”.

Tutto il pubblico, che era seduto in attesa dell’inizio dello spettacolo, si è alzato immediatamente in piedi non appena si sono uditi i 3 “botti” che tradizionalmente annunciano l’inizio dei “foghi”.

Pubblico in evidente stato di visibilio manifestato con frequentissimi applausi e vocalizzi a sottolineare lo stupore, la bellezza e l’approvazione per quanto stavano testimoniando in prima persona.

Con gli ultimi 3 “botti”, che hanno decretano, come da tradizione, la fine dello spettacolo pirotecnico, il foltissimo pubblico, proprio in funzione della meticolosa organizzazione, è potuto defluire in tutta sicurezza, ed in maniera estremamente rapida ed ordinata, sia dalle aree dedicate sulle rive sia da quelle deputate all’ormeggio dei natanti.

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Michela Cossidente

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