Ha debuttato l’altra sera in prima nazionale assoluta al Teatro Lo Spazio di Roma “Vita da Cani- l’ultima scommessa”, spettacolo scritto a quattro mani da Simone Pulcini e Italo Amerighi, per la regia di Ariele Vincenti. Uno spaccato di vita e di vite, una fotografia sulla problematica della ludopatia, affrontata con uno stile diretto e talvolta ironico, attraverso una risata amara che porta a riflettere.

Il vero protagonista di questo spettacolo messo in scena in un teatro che, proprio per la sua struttura di open space, senza palco e quindi con gli spettatori quasi dentro la scena e che più adatto non si poteva, è il Gioco Compulsivo. Lo spettatore viene immediatamente catapultato nella più classica delle sale scommesse, con la procace cassiera rumena in jeans attillati e tacchi a spillo (la bravissima e italianissima Patrizia Ciabatta), unica donna in un ambiente dove gravitano sei personaggi maschi della più tipica delle periferie romane. Sei amici tutti diversi, ma con la medesima ossessione, quella di arricchirsi attraverso un’improbabile vincita al gioco d’azzardo. Ognuno di loro in quello squallido punto d’incontro che è diventato casa, cerca una rivincita sulla vita, dove ognuno si cimenta nella sua specialità: calcio, slot machines, gratta e vinci, ippica e corse di cani virtuali, la nuova frontiera del gioco d’azzardo.

La Sala diventa il luogo dove sfogare ognuno le proprie frustrazioni, dove inveire contro le macchinette mangiasoldi e confrontarsi in una disperata corsa al riscatto di vite al limite. Un posto dove non si è gli ultimi della lista perché il tuo vicino è messo sempre peggio di te e dove la svolta sembra essere continuamente a un passo, ma che invece è sempre inafferrabile.

Se è vero che in carcere nessuno è colpevole, in sala nessuno è ludopatico, tutti hanno il controllo della situazione, o almeno credono di averlo, finché qualcuno non viene a battere cassa e tutti vengono sbattuti sotto una doccia gelata che è poi la dura realtà.

In sala il tempo sembra sempre immobile, ma arriverà un momento in cui l’orologio comincerà a ticchettare velocemente e allora il Tempo diventa il nemico, perché ne rimane davvero poco, giusto quello per un’ultima scommessa.

Stefano Ambrogi, Italo Amerighi, Patrizia Ciabatta, Daniele Locci, Matteo Milani, Luca Paniconi e Simone Pulcini danno corpo e voce, in scena, a questo gruppo di amici “dipendenti” dal vizio del gioco, che si aggirano tra i pericoli e il fascino della dea bendata, si incontrano e si scontrano, tutti alla ricerca di un qualcosa in più, di una vittoria che ha il sapore della sconfitta.

C’è il commerciante in crisi economica, nevrotico e un po’ coatto, che ha una storia che non potremmo definire d’amore, con la cassiera scosciata; il meccanico, o forse elettrauto, sofferente di cuore; Maranga e Cicala  che giocano in coppia e anche loro sognano un futuro migliore; un praticante avvocato col suo giubbottino di renna che vanta un padre notaio e si sente quindi ben al di sopra degli altri e il palestrato boss del quartiere che periodicamente viene a riscuotere. Ma sarà proprio su di lui che puntano gli autori di questa commedia che si svolge tutta a ritmi serratissimi, in cui le risate sono sempre un bel po’ amare.

Vita da cani – l’ultima scommessa” sarà in scena fino a domenica 1 marzo, quando gli orari di inizio spettacolo saranno anticipati alle ore 17.00 anziché alle 20.30

VITA DA CANI- L’ULTIMA SCOMMESSA
Dal 18 febbraio al 1 marzo
Teatro Lo Spazio – Via Locri, 42 Roma

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Manuela Minelli

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