Aggiornamento 13 aprile 2022 – Periodo di riferimento: 4/4/2022-10/4/2022 

L’epidemia è in miglioramento, con la trasmissibilità in diminuzione e una lieve riduzione dell’incidenza. 

Si osserva una sostanziale stabilizzazione del tasso di occupazione dei posti letto sia in area medica che in terapia intensiva. 

Si raccomanda di continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento. 

L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia. 

Punti chiave: 

  • Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 4 aprile – 10 aprile 2022. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella terza decade di marzo 2022.
  • Continua la lenta diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionalei dati del flusso ISS nel periodo 4/4/2022- 10/4/2022 evidenziano una lieve diminuzione dell’incidenza, pari a 723 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente (770 per 100.000 abitanti nel periodo 28/3/2022 – 3/4/2022). Anche nel periodo più recente, sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute, la tendenza è in diminuzione rispetto alla settimana precedente (717 per 100.000 abitanti nel periodo 8-14/04/2022 vs 776 per 100.000 nel periodo 1-7/04/2022) 
  • La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 10-19 anni con un’incidenza pari a 866 per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Al momento, l’incidenza più bassa, ma sempre molto elevata ed in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, si rileva ancora nelle fasce di età 70-79 e 80-89 con un’incidenza di 575 e di 547 casi per 100.000 abitanti. 
  • Nel periodo 16 – 29 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1 (range 0,94 – 1,09), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce leggermente e si colloca al di sotto della soglia epidemica: Rt=0,92 (0,9-0,94) al 05/04/2022 vs Rt=1,03 (1,00-1,05) al 29/03/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037). 
  • Stabile il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 che si situa al 4,9% (463/9.422) nel giorno 12/04/2022, rispetto al 5,0% (471/9.434) nel giorno 05/04/2022. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva diminuisce leggermente, passando da 471 (05/04/2022) a 463 (12/04/2022), con una diminuzione relativa del 1,7%. 
  • Anche il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale è stabile: era al 15,7% (10.207/64.881) il giorno 12/04/2022, rispetto al 15,8% (10.246/64.894) il giorno 05/04/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è diminuito da 10.246 (05/04/2022) a 10.207 (12/04/2022) con una diminuzione relativa dello 0,4%. 
  • Una Regione/PA è classificata a rischio Alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Otto Regioni/PPAA sono classificate a rischio Moderato, di cui una ad alta probabilità di progressione a rischio alto; le restanti Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso secondo il DM del 30 aprile 2020. 
  • Sedici Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Tre Regioni/PA riportano molteplici allerte di resilienza. 
  • La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (12% vs 13% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 38%), mentre diminuisce lievemente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 48%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento. 
  • Nella settimana di monitoraggio si osserva una lieve diminuzione nel numero dei nuovi casi. Si raccomanda di continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento. 
  • L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

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