Aggiornamento 9 marzo 2022 – Periodo di riferimento: 28/2/2022-6/3/2022 

Nella settimana di monitoraggio si osserva una inversione della tendenza in miglioramento documentata nelle precedenti settimane.

Aumenta la trasmissibilità, l’incidenza, documentata nei dati aggregati più aggiornati resi disponibili dal Ministero della Salute, e peggiora il rischio epidemico in diverse Regioni italiane. Si continua, tuttavia, a documentare una diminuzione del numero di persone ricoverate in ospedale.

Si ribadisce pertanto la necessità di rispettare le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento.

L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

Punti chiave: 

  • Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 28 febbraio – 6 marzo 2022. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella seconda metà di febbraio 2022.
  • Aumenta l’incidenza settimanale a livello nazionalesebbene nei dati flusso ISS nel periodo 28/2/2022 – 6/3/2022 si continui ad osservare una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale (429 per 100.000 abitanti nel periodo 28/2/2022 – 6/3/2022 vs 445 per 100.000 abitanti nel periodo 21/2/2022 – 27/2/2022), questa tendenza non trova conferma nel periodo più recente sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute (510 per 100.000 nel periodo 4-10/03/2022 vs 433 per 100.000 abitanti nel periodo 25/02/2022-03/03/2022, dati flusso dati aggregati Ministero della Salute) suggerendo una inversione nel trend.
  • La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 10-19 anni con un’incidenza pari a 715 per 100.000 abitanti, stabile rispetto alla settimana precedente. Al momento, l’incidenza più bassa, ma sempre molto elevata, si rileva ancora nelle fasce di età 70-79 e 80-89 con un’incidenza di 229 e di 227 casi per 100.000 abitanti.
  • Nel periodo 16 febbraio 2022 – 1 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,73 – 0,95), in aumento rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0,82 (0,79-0,85) al 1/03/2022 vs Rt=0,77 (0,75-0,79) al 22/02/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).
  • Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 continua a diminuire arrivando al 6,2% (592/9.493) al giorno 08/03/2022, rispetto al 7,4% (708/9.563) al giorno 01/03/2022). Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva diminuisce, passando da 708 (01/03/2022) a 592 (08/03/2022), con un decremento relativo del 16,4%.
  • Il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale è anch’esso in diminuzione; è pari al 13,5% (8.776/65.047) al giorno 08/03/2022, rispetto al 16,0% (10.456/65.312) al giorno 01/03/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è diminuito da 10.456 (01/03/2022) a 8.776 (08/03/2022) con un decremento relativo del 16,1%.
  • Cinque Regioni/PPAA sono classificate a rischio Moderato, di cui una ad alta probabilità di progressione verso il rischio alto. Le restanti Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso secondo il DM del 30 aprile 2020.
  • 9 Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Una Regione/PA riporta molteplici allerte di resilienza.
  • La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (17% vs 16% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% vs 35%), mentre diminuisce quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (46% vs 49%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.
  • Nella settimana di monitoraggio si osserva una inversione della tendenza in miglioramento documentata nelle precedenti settimane. Si raccomanda pertanto di continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento.
  • L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

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