Nel contesto della quarta edizione de “I Presepi nella Terra dei Tiepolo”, il Cavalier Roberto Gardin ha realizzato e donato alla sua comunità un Presepe unico nel suo genere. A Tabina, una piccola località incastonata fra Santa Maria di Sala e Caselle, nell’entroterra veneziano, il Cav. Gardin, maestro del legno e titolare dell’omonima azienda di arredamenti, ha voluto donare alla sua comunità una Natività davvero spettacolare. Visibile direttamente da Via Noalese, l’installazione è stata allestita in uno spazio molto ampio, circa 1500 metri quadrati, dove sono stati sistemati, oltre ai tradizionali personaggi del Presepe, anche richiami, molto espliciti, alla vocazione prettamente contadina di questi territori; troviamo infatti, nel percorso di avvicinamento alla capanna, gli attrezzi di uso comune nelle fattorie e le ambientazioni tipiche delle stesse. Non poteva mancare di certo, vista peraltro l’attività di Gardin, un richiamo al mondo del legno: un bancone da lavoro con gli attrezzi del mestiere ed un Pinocchio, sempre in legno e di pregiata fattura, seduto su di esso ad osservare la scena con i suoi occhioni vispi. Di fianco fasci di stoppie e fascine quasi a ricordare che, nella cultura contadina, nulla deve andare sprecato. C’è, inoltre, il fattore che governa gli animali dell’aia, la chioccia con i suoi pulcini, la stalla con gli armenti, la cantina con le botti, la piccionaia, i carri per trasportare le messi e gli attrezzi per lavorarli e successivamente stivarli; un gatto tra il sornione e l’incuriosito ci osserva mentre camminiamo attraverso le varie ambientazioni e passiamo di fianco ai vari personaggi: sagome in legno ad altezza naturale tutte, rigorosamente, decorate e dipinte a mano. L’effetto è davvero unico, particolare ed immersivo, il visitatore ha l’impressione di essere lui stesso parte dell’ambientazione che perciò non risulta essere statica, ma viva, dinamica, in continua evoluzione; in altre parole, si ha le netta sensazione di vivere in prima persona l’evento della nascita di Gesù. Un lavoro immane quello necessario alla realizzazione di questa ambientazione davvero unica, iniziato con abbondante anticipo, addirittura a Marzo con il disegno e la realizzazione delle sagome, proseguito poi con la loro colorazione e finitura a mano, sino alla progettazione per l’installazione vera e propria. Peccato che la notte prima le temperature fossero scese abbondantemente sotto lo zero e che, conseguentemente, abbiano gelato l’acqua delle fontane e dei laghetti, altrimenti avremmo potuto assistere alla rappresentazione, dinamica, del mulino che prende l’acqua dal torrente che scendendo dal fianco della montagna sino raggiunge uno stagno, sovrastato da un ponticello in legno, dal quale un bambino, con canna e lenza, è intento a pescare. Il Cav. Gardin ha inserito nella sua installazione, ancorché defilati, altri due riferimenti laici a fatti di cronaca: il primo un omaggio al primo centenario della fine della Grande Guerra con la statua di un Alpino posizionata sotto al tricolore, il secondo, una bicicletta tutta rosa, a richiamare il fatto che il 30 Maggio 2019, la 18° tappa del Giro d’Italia, avrà come traguardo proprio Santa Maria di Sala. Il Presepe è davvero bello, unico che merita assolutamente di essere visitato, di viverlo passeggiandoci al suo interno e, se mi è consentita una considerazione di carattere squisitamente personale, per una volta tanto un presepe che consente anche ai genitori che, tipicamente hanno il mero ruolo di accompagnatori dei propri figli, di godere, appieno, della maestosità della nascita di Cristo.

Michela Cossidente
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