“Non tutti i cittadini che attraversano il Ponte della Scafa – dichiara Lorenzo Proia, Responsabile Giovani di Spazio Berlinguer -, sovente tra mille difficoltà legate alla viabilità, si accorgono passando che tra l’Isola Sacra di Fiumicino e il quartiere Idroscalo di Ostia sorge una piccola isola verde, patrimonio della nostra storia collettiva. Quest’isoletta era per metà proprietà della famiglia Pascolini sino a non molti anni addietro, e per l’altra metà degli Aldobrandini, forse più blasonati questi secondi dei primi. In passato in quest’isola si tenevano anche cavalli e, personalmente, auspicherei che in futuro possa essere maggiormente valorizzata per favorire il nostro turismo e io l’ho sempre vista come una possibile attrazione per i ragazzi, che se attrezzata potrebbe stimolare la loro fantasia più di altri svaghi meno salubri”.

“Questo 21 aprile – argomenta Proia – avremo un Natale e una Pasqua insieme: sarà infatti certo la domenica di Pasqua, ma quest’anno cade anche durante il Natale di Roma, che compirà, come da Tradizione, 2772 anni. Nell’ottica della ‘romanità’ il Tevere, il ‘dio Tiberinus’ per i Romani, veste un ruolo centrale e noi ne siamo anche come denominazioni (Fiumicino; Ostia) la Foce. Nell’ottica di una maggiore valorizzazione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, che come Spazio Berlinguer abbiamo denunciato essere poco valorizzata dalle Amministrazioni e dalla Politica (lanciando l’idea, in verità non nuova – dato che stava al principio della nascita della Riserva, come ci hanno spiegato dal WWF in un discorso di collaborazione che abbiamo fatto partire – di un Parco Nazionale del Litorale Romano) malgrado il costante impegno delle associazioni ambientaliste, potremmo organizzare un piccolo evento, di natura prevalentemente simbolica, che ci veda il 21 aprile affacciarci a questa isoletta per un incontro di natura conviviale”.

“Conosco personalmente bene la storia di quest’isola – conclude Proia – dato che la famiglia Pascolini, che mi onora da sempre della sua amicizia, voleva vendere la sua parte di isoletta alla mia di famiglia, fatto che poi non andò in porto. Ma a parte questo fatto, io la giudico fondamentale come ‘simbolo’ del nostro territorio, come potrebbe essere Tor San Michele ad esempio, solo che invece di essere Arte è Natura, ma appunto questo non significa che sia priva di valore e anche di storia, anche contemporanea, importante per la nostra comunità di Ostia e di Fiumicino. Potremmo accostarci a questa isola, stando sul Tevere o magari entrando, e perché renderla in futuro maggiormente accessibile a turisti e cittadini, magari a partire dagli abitanti dell’Idroscalo o dell’Isola Sacra”.