Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza ma tre indizi sono una prova. Purtroppo sul mare di Roma di indizi che lasciano pensar male ce ne sono molti più di tre. Nella tabella relativa alle concessioni demaniali marittime, dove sono contenuti tutti i dati significativi delle concessioni stesse, è magicamente comparsa una nuova colonna, la P, relativa agli ” Indennizzi dovuti in caso di occupazione abusiva di beni del demanio marittimo..”. Già la dicitura fa tremare i polsi e lascia pensar male ma ciò che lascia pensar peggio è il silenzio dell’Amministrazione municipale e cittadina dopo l’articolo apparso recentemente su Repubblica. Il calcolo è presto fatto. Poco più di un milione di euro che i concessionari dovranno versare per continuare le loro attività anche sfruttando ciò che non doveva essere realizzato su demanio marittimo. Il dubbio di una sanatoria nascosta è più che lecito anche perchè questo elenco di “indennizzi”, pubblicato alla chitichella, puzza tanto di bruciato. E’ inaccettabile che l’astuzia dell’indennizzo sia il duplice scudo dietro al quale da un lato si nasconda di fatto una sanatoria sugli abusi fatti su demanio marittimo e dall’altro si mettano anche sotto tutela i concessionari dal rischio di decadenze e revoche rendendo qualsiasi provvedimento impugnabile e inefficace. Il Consigliere Ferrara, poche settimane fa, dalle colonne di Repubblica disse chiaramente che in cambio di qualche ritocchino fatto con buona volontà dagli stabilimentari si sarebbero potute riconoscere loro le proroghe di 15 anni delle concessioni promesse dal Governo M5S/Lega. Una dichiarazione che la dice lunga sulla volontà di non mettere mano con decisione sugli abusi e le illegalità commesse sul mare di Roma. Quale astuzia si poteva mettere in piedi per dare una botta al cerchio e una alla botte sgusciando via dalle polemiche? Prevedere un indennizzo sugli abusi fatti e magari riconoscere le proroghe a chi paga quell’indennizzo nonostante abbia realizzato opere abusive su demanio marittimo. Non vorremmo trovarci davanti ad una ipotesi di PAF, Piano Arenili Ferrara, dove la posizione amministrativa di chi paga gli indennizzi viene in qualche modo “congelata” e premiata con le proroghe delle concessioni di 15 anni, proroghe che ricordiamo essere un atto illecito in quanto violano norme comunitarie. Benissimo ha fatto il Consigliere De Luca nel presentare tempestivamente una diffida all’amministrazione locale, che condividiamo nella forma e nella sostanza, su questo argomento. Chiederemo al nostro Consigliere Comunale e ai nostri gruppi Parlamentari di approfondire l’argomento mettendo in campo tutti gli strumenti istituzionali necessari per far piena luce. Chiediamo inoltre alla Sindaca Raggi e alla Presidente Di Pillo di chiarire immediatamente e in aula la questione. La tabella pubblicata dice due cose con estrema chiarezza. Quasi tutti i concessionari hanno commesso abusi su demanio e l’Amministrazione ne è quantitativamente e qualitativamente a conoscenza altrimenti non avrebbe potuto effettuare quei calcoli. Cosa impedisce quindi a chi Amministra la città e il Municipio di procedere con decisione e con discrezionalità contro chi ha commesso illegalità sulle spiagge del mare di Roma ? Ci mancava solamente l’indennizzo sugli abusi per mettere in piedi una sanatoria nei fatti. Il Mare di Roma e i cittadini non meritano questo ennesimo schiaffo.

Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio