La Pineta di Procoio, zona 1 della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, è una Pineta monumentale che dovrebbe essere rigorosamente tutelata e valorizzata. Dovrebbe. Ogni intervento di messa in sicurezza dovrebbe essere fatto con un’attenzione, una cautela e una delicatezza chirurgica, vista l’importanza e l’unicità di questo patrimonio ambientale. E invece no. Da più di 4 mesi le motoseghe e le ruspe in azione, ufficialmente per la “messa in sicurezza anti incendio”, stanno abbattendo in modo indiscriminato alberature sane distruggendo il delicatissimo ecosistema presente. L’operazione somiglia molto alla preparazione del terreno per qualche futuro utilizzo speculativo/edilizio di quell’area piuttosto che ad una messa in sicurezza antincendio. Il sospetto che qualcosa non torna arriva da lontano ed è sostenuto dal silenzio tombale dell’Amministrazione in carica che, a parole, si riempie la bocca sui temi ambientali ma poi non riesce nemmeno a spiegare con chiarezza ai cittadini cosa sta accadendo in pineta e se gli iter autorizzativi ed i relativi permessi sono tutti regolari e rispondenti alla rigide normative che regolano le attività in luoghi come la Pineta di Procoio. Già nel mese di Marzo l’amministrazione Aldobrandini chiese di abbattere circa trenta pini secolari in prossimità di via di Castel Fusano e della pista ciclabile in quanto c’era un rischio caduta. Il Comune di Roma e la Sopraintendenza, autorizzando questi abbattimenti, hanno disposto come contrappeso l’obbligo di ripiantumazione sostitutiva di circa 20 pini e la pulizia dell’area interessata. Non basta. All’improvviso esce dal cilindro la messa in sicurezza anti incendio della pineta che, sembrerebbe da ciò che si può vedere dal perimetro del cantiere e dalle dichiarazioni di molti cittadini, assomiglia più ad un abbattimento progressivo e indiscriminato di alberature utili a scopi industriali/commerciali. Abbiamo chiesto ufficialmente spiegazioni in Municipio ma il silenzio ha avvolto la nostra richiesta. Abbiamo quindi presentato un documento ufficiale dove, oltre a chiedere delucidazioni sugli iter autorizzativi, abbiamo proposto alla Commissione Ambiente e all’Assessore competente, Alessandro Ieva, di procedere alla convocazione della commissione stessa, magari direttamente nella Pineta, e di organizzare un sopralluogo invitando tutte le associazioni che si occupano di tutela ambientale nel Municipio X di Roma Capitale. Anche in questo caso nessuna risposta. Il silenzio assordate dell’Amministrazione fa “rumore” quasi quanto le motoseghe e le ruspe in azione all’interno della Pineta di Procoio. In tutti questi mesi, nessuna risposta, nessun intervento concreto, solo generiche promesse di verifiche che, probabilmente, nessuno ha mai effettuato e nessuno ha intenzione di effettuare. Domenica 22 dicembre, al Teatro Fara Nume, il Comitato Salviamo la Riserva di Procoio ha convocato una importante assemblea pubblica per fare il punto sulla situazione e promuovere iniziative. A nostro giudizio è necessario fare tutte le pressioni possibili affinché si faccia finalmente chiarezza sulle autorizzazioni e si proceda ad un sopralluogo nella Pineta della Commissione Ambiente, aperto a tutte le associazioni del territorio che si occupano di tutela ambientale. E’ necessario accendere un faro per “illuminare” una vicenda a dir poco oscura.
Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio