Aggiornamento 23 marzo 2022 – Periodo di riferimento: 14/3/2022-20/3/2022 

Aumentano la trasmissibilità, l’incidenza, ed il tasso di occupazione dei posti letto in area medica, mentre si continua a osservare una diminuzione del numero di persone ricoverate in terapia intensiva. 

Si ribadisce la necessità di rispettare le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento. 

L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

Punti chiave:

  • Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 14 marzo – 20 marzo 2022. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella prima decade di marzo 2022.
  • Aumenta l’incidenza settimanale a livello nazionale: I dati del flusso ISS nel periodo 14/3/2022 – 20/3/2022 evidenziano un aumento dell’incidenza, pari a 784 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente, 7/3/2022 – 13/3/2022, quando tale valore era pari a 576 per 100.000 abitanti. Questa tendenza di aumento trova conferma nel periodo più recente sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute (848 per 100.000 abitanti nel periodo 18-24/03/2022 vs 725 per 100.000 abitanti nel periodo 11- 17/03/2022, dati flusso dati aggregati Ministero della Salute). 
  • La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 10-19 anni con un’incidenza pari a 1.178 per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente. Al momento, l’incidenza più bassa, ma sempre molto elevata ed in aumento rispetto alla settimana precedente, si rileva ancora nelle fasce di età 70-79 e 80-89 con un’incidenza di 486 e di 458 casi per 100.000 abitanti. 
  • Nel periodo 2 – 15 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,12 (range 0,87 – 1,44), in aumento rispetto alla settimana precedente e con un range che supera la soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=1,08 (1,05-1,11) al 15/03/2022 vs Rt=0,90 (0,88-0,93) al 8/03/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037). 
  • Rallenta la diminuzione del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 che si porta al 4,8% (455/9.471) al giorno 22/03/2022, rispetto al 5,3% (502/9.495) al giorno 15/03/2022. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva diminuisce, passando da 502 (15/03/2022) a 455 (22/03/2022), con un decremento relativo del 9,4%. 
  • Il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale è in lieve aumento; è pari al 13,8% (8.969/64.989) al giorno 22/03/2022, rispetto al 13,0% (8.473/65.035) il giorno 15/03/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è aumentato da 8.473 (15/03/2022) a 8.969 (22/03/2022) con un aumento relativo del 5,8%. 
  • Quattro Regioni/PPAA sono classificate a rischio Alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Le restanti Regioni/PPAA sono classificate a rischio Moderato, di cui tre ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020. 
  • 15 Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Quattro Regioni/PA riportano molteplici allerte di resilienza. 
  • La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (15% vs 14% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% vs 37%), mentre è in lieve diminuzione quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (48% vs 49%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento. 
  • Nella settimana di monitoraggio si continua ad osservare una crescita dei nuovi casi evidente già dalle tre settimane precedenti. Si raccomanda pertanto di continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento. 
  • L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

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