“Uno stalliere, un groom, indiano ma residente nel nostro Paese, è stato preso a catenate subendo pesanti traumi, a Casal Palocco, nel nostro Municipio, solamente perché aveva richiesto di essere pagato. Lo stalliere non aveva mai ricevuto un soldo che fosse uno, e lavorava nel Maneggio da circa un anno, così risulterebbe. Anche se stiamo cercando di capire di quale maneggio si tratti. Credo che la Stampa dovrebbe indagare”. Così Lorenzo Proia, a nome dell’intero Collettivo Forum Antirazzista Permanente di Ostia Lido. Proia, nipote dei Partigiani che guidarono la Resistenza nel X Municipio, è anche dirigente di Spazio Berlinguer, esponente del Partito Democratico, ideatore di Progetto Duranti, socio del WWF, giornalista e storico.

“Questo fatto disonora tutti gli amanti del Cavallo e dell’Equitazione, la Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) dovrebbe aprire una qualche forma di indagine interna accurata, mi appello al Presidente Marco Di Paola. L’importante – sottolinea Proia – è non colpevolizzare indiani che risultano privi di permesso di soggiorno a causa dell’assenza di contratto ma prendersela esclusivamente con i violenti. Fondamentale che tra il datore di lavoro, il proprietario del Maneggio dunque, e il groom si crei un rapporto di amore e di fiducia nella comune passione equestre, come del resto avviene praticamente sempre nel nostro territorio in cui risultiamo forse i primi nell’Area Metropolitana per presenza di attività sportive equestri, ad Ostia e dintorni, sia per la presenza di molti abitanti, sia per il verde derivante dalla Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, che si tenta di trasformare in Parco Nazionale da molti anni.

“Importante quindi anche – conclude Proia – non generalizzare: il mondo dell’equitazione è un mondo pulito. Ma è evidente che sussistono anche degli autentici violenti criminali come questo individuo 52enne. Anche il Sindacato, credo infine, dovrebbe far sentire la Sua voce. Ciò detto per quel che mi riguarda sono diventato tra l’altro da poco proprietario del mio secondo cavallo, che abbiamo voluto chiamare Athos Duranti in onore del Progetto, un olandese che tengo all’Isola Sacra, nel cuore del futuro Parco Nazionale del Litorale Romano che certamente costruiremo, un processo bloccato dall’omicidio stradale che coinvolse Roberto Ribeca”.