Lorenzo Proia è tornato all’attività politica da non moltissimo tempo, stando almeno ai vecchi modi di intendere la Politica. Ha infatti cominciato un’attività militante vera e propria appena terminati gli studi che lo hanno visto laurearsi magistralmente con il massimo dei voti ed una Tesi sul Femminismo in Egitto, incentrata anche sulla Rivoluzione del 2011, il 10 luglio 2018; quindi, tra settembre ed ottobre 2019 iniziare l’attività dirigenziale in varie forme comunicando a mezzo stampa con i cittadini. Insomma, Proia è di nuovo in politica da un anno ma sembrerebbe avere chiare le sue intenzioni: “Intendo candidarmi alle municipali del 2021 – dichiara infatti Lorenzo Proia, pronipote di Lido Duranti –, con il Partito Democratico, puntando a sostenere Margherita Welyam quale candidata Presidente, in seno ai Giovani Democratici, all’interno di un’alleanza ‘a tre’ tra Sinistra Radicale, con una Lista unitaPartito Democratico, come lista SocialdemocraticaMovimento 5 Stelle, come lista centrista. Non solo, ma, intendo la Politica come Reale risoluzione dei problemi delle persone, auspicherei che tale accordo potesse realizzarsi già ora: ovvero che PD, Laboratorio Civico, Sinistra Italiana, Articolo 1 – MDP e quant’altro sia all’interno di Roma Capitale, del Campidoglio, quanto nelle sue diramazioni territoriali, compreso il X Municipio, formassero un Governo unito della Città per molte problematiche chiare a tutte, in particolare con il ‘caos’ della questione della Metro C; della Casa Internazionale delle Donne; del manto stradale nelle Periferie; della rivalorizzazione degli spazi simbolici dei Rioni. Queste sono questioni vive, che non stanno trovando soluzione e che sono tutte collegate: solo un Governo immediato, immediato, immediatissimo potrebbe risolverle”.

Proia è stato proprio ieri contattato dal Segretario della Sindaca Virginia Raggi in merito a Capelvenere “Hanno detto che a breve mi risponderanno ufficialmente e che è stato anche attivato il Cerimoniale per un incontro tra me e Lei. Ne sarei molto onorato. Ma a me premono soluzioni tangibili, concrete, serie: Capelvenere al momento versa nello stesso disastro di prima, solo mia madre, Rossella Duranti, ha fatto cambiare le bandiere, tutto qui! Non è ridicolo? Non è insostenibile? Perché questo? Perché non sappiamo trovare un accordo tra Progressisti e ci si perde in diatribe sterili che a me appaiono patetiche. Mettiamoci intorno ai tavoli e risolviamo i problemi. Così per altre questioni del Municipio di mio interesse: la spiaggia dell’Idroscalo; le case popolari di Ostia Nuova; il Parco Nazionale del Litorale Romano; la costituzione di un nuovo Comune che abbia due centri: Ostia, il Litorale e l’Ambiente, e Roma, la Storia, l’Amministrazione, l’Entroterra. Un Comune regionale fondato sul principio che l’Ambiente è un essere vivente”.

Sembrano propositi molto ambiziosi per un 33enne e al limite dell’Utopia. Proia però è forse il Politico più conosciuto del Litorale Romano e in qualche modo il più “chiacchierato”: “In quanto figlio di Rossella Duranti e di Francesco Saverio Proia – spiega Lorenzo – sono nato nel PCI, che ricordo, pur essendo del 1986, e ricordo il PDS. La mia esperienza politica nasce da bambino, incontrai persino ufficialmente Massimo Di Somma e andai sia nelle televisioni sia sui giornali del territorio, non da minorenne, ma proprio da bambino, tra i 10 e gli 11 anni, come ‘politico ambientalista’, con idee assolutamente serie e collegate a WWF e LAV, da cui partivano. La mia vita politica sarebbe potuta essere facile, forse avrei avuto più successo dei miei politici di riferimento: di Margherita Welyam; di Giovanni Zannola; di Roberto Morassut. Miei amici. Ma invece mi sono trovato in varie fasi con l’autonomismo di Sinistra Radicale; con il rifiuto del compromesso successivo alla morte di Aldo Moro; e infine con l’idea di restaurazione di una qualche forma di PCI a partire dal 2009, processo politico che in me prosegue e che è prima passato per la militanza comunista, avendo fallito nel PD a portare questa ‘istanza’ nel 2009, malgrado la mia Storia e una tessera ai DS nel 2004, e poi, dal 2014, con fatica, con sudore, con lavorio, si è insinuata fortemente nel PD del X Municipio e in particolare nei GD”, spiega ancora Proia.

“Da parte mia, ma credo di parlare per molti – conclude Lorenzo Proia, che è anche ideatore di Progetto Duranti e del Forum Antirazzista Permanente – mi piacerebbe poter contare su una Sinistra Radicale il più possibile allargata qui ad Ostia e nel Municipio di Acilia, e mi appello a Vincenzo Bellantoni di Acilia, della Casa del Popolo ‘Pio La Torre’ di Capelvenere. Abbiamo già collaborato, con Rifondazione Comunista e con altre realtà, in seno alla Memoria di Lido Duranti, nel 2004, per il Sessantesimo della Morte di Lido Duranti, nel 2011, per la Commemorazione osteggiata da Casa Pound e difesa dai Rash di San Lorenzo e in qualche modo con me abbiamo ‘timidissimamentissimamente’ ripreso a farlo: il PD sta cambiando, cambiamo il Centrosinistra”.

A cosa si riferisce Proia? “È evidente a tutti noi qui del PD nella Settima Città d’Italia e nell’area più popolosa e insieme più verde in rapporto alla Popolazione Umana del Paese, il Litorale Romano da Cerveteri e Bracciano ad Anzio e Nettuno, che il Partito vuole cambiare. Mi spiego: Nicola Zingaretti e Roberto Morassut, internamente, e Massimo D’Alema e Matteo Renzi, basterebbe leggersi i giornali – e nel caso di Morassut e D’Alema, perfortuna, anche i libri -, vogliono il superamento del PD, un nuovo Partito. E quindi ciò certamente avverrà, sono personalità potenti. Ma questo Partito come vede l’esperienza del PCI-PDS, legata alla Resistenza? Come vede il Litorale Romano, l’Ambiente, il Mare? Solo noi, solo noi di Ostia, di Acilia, del Litorale Romano, della Roma che ci vuole bene, possiamo portare questa istanza. Partiamo da Piazza Capelvenere”, conclude il giovane politico del Partito Democratico.