Abbiamo appreso con sorpresa dalla Sindaca Raggi che dall’estate 2017 ad oggi tutti gli obiettivi raggiunti sul fronte del Lago di Bracciano sono frutto del suo impegno per preservare il patrimonio ambientale e la qualità delle acque – dichiarano congiuntamente i rappresentanti delle Istituzioni del Lago, Presidenti del Parco e del Consorzio e Sindaci dei Comuni rivieraschi.
Il livello del Lago, che si attesta oggi a -137cm, avendone recuperati più di 60 dal record storico negativo raggiunto nel novembre 2017 (-198), non sarebbe quindi il risultato dello stop al prelievo imposto dalla Regione Lazio, ma bensì della sua volontà di non prelevare.
Curiosamente però, si è più volte opposta al provvedimento della Regione Lazio, impugnandolo e ricorrendo per un suo annullamento ed avere così mano libera per continuare ad abusare di un Lago che negli ultimi 2 anni prima del blocco non era stato affatto usato come una riserva idrica strategica ma come una qualsiasi fonte di approvvigionamento, con un prelievo continuo, estate e inverno, giorno e notte, con evidenti ripercussioni ambientali.
Il grido d’allarme a Lei rivolto fin dal 2016 dai cittadini, dai comitati e delle istituzioni del territorio venne da Lei ignorato, rendendo necessaria l’ordinanza regionale, alla quale non si limitò ad opporsi insieme ad Acea, definendola abnorme, ma diffuse a mezzo stampa anche l’allarme, poi rivelatosi infondato, secondo il quale il blocco del prelievo dal Lago avrebbe comportato una vera e propria emergenza per Roma, lasciando irrimediabilmente senza acqua Ospedali, Case di cura e Vigili del Fuoco.
Ha poi sottolineato l’importanza, che non neghiamo, delle riparazioni effettuate sulla rete idrica romana: quando da questo territorio si chiedeva con urgenza di riparare la rete idrica di Roma, evidenziando la scandalosa percentuale di perdite che si era raggiunta, Lei si preoccupava di diffondere la fake news dei 200 prelievi abusivi sulle sponde del lago, che invece erano 20, pressoché ininfluenti e che non fu Lei né a trovare né a sequestrare.
Purtroppo per Lei, come vede, abbiamo buona memoria e siamo certi che l’abbiano anche i cittadini e i comitati che hanno condiviso con noi questa battaglia a difesa del lago di Bracciano.
Salire poi sul carro dei vincitori a proposito della bandiera blu al Comune di Trevignano Romano è quantomeno paradossale, oltre a dimostrare che non conosce i criteri con i quali viene assegnato questo importante riconoscimento.
Condividiamo però che serve l’impegno di tutti, istituzioni e cittadini, per preservare le nostre risorse e promuovere una cultura ambientale che incontri e accolga un turismo sostenibile: per questo la invitiamo a visitare il nostro territorio, magari in occasione di uno dei numerosi eventi del calendario Tesori Naturali 2019.
La grande soddisfazione infine cara Sindaca, è la nostra, nel vedere da Lei riaffermato il principio, contenuto nella concessione del 1990, secondo il quale il Lago deve tornare ad essere, quando sarà in grado di esserlo, solamente una riserva d’emergenza. Su questo punto siamo d’accordo. Attendiamo quindi impazienti l’annuncio che Acea, di cui in qualità di Sindaco detiene la maggioranza azionaria, abbia ritirato il ricorso sul quale il Tribunale Superiore delle Acque si pronuncerà i primi di luglio. Grazie.
Le Istituzioni del Lago