“Dal 2 al 14 luglio di quest’anno si svolge, sullo sfondo del Borgo e della Rocca di Papa Giulio II ad Ostia Antica, una tradizionale e storica Festa de l’Unità, o meglio ‘Unità è Festa’ come si chiama ora nella tecnica ma non nei cuori di militanti, simpatizzanti, elettori e, probabilmente, molti dirigenti stessi del PD”. Esordisce Lorenzo Proia, nipote dei Comandanti Partigiani aciliani Lido e Nello Duranti, esponente del Partito Democratico e autore di ‘Acilia Partigiana. Eroi venuti dal Popolo’.

“Io – spiega Proia – sono stato sin da ieri, giornata di apertura, presente alla manifestazione, in prima misura potendo far conoscere meglio sia il mio libro sia le sue ragioni. Ma una giornata ci interessa particolarmente che è quella del 10 luglio, in cui dovrebbe, secondo rumors, essere presente il deputato del Partito Democratico, grande amico della Famiglia Duranti in senso partigiano, da decenni, Roberto Morassut, da poco entrato in Segreteria Nazionale, che sta fortemente emergendo all’interno del PD”.

“Il compagno ed amico Roberto – spiega ancora l’ideatore e responsabile di Progetto Duranti – propone nel suo libro ‘Democratici’ un superamento del PD in un’ottica maggiormente moderna. Per Ostia e per Roma, invece, è il primo a battersi per idee più avanzate ma similari a quelle di Roberto Ribeca, con cui tanto ho collaborato. E potrebbe certamente dare una mano al territorio, contro le proposte di Ostia e Ostia Antica Comune, si è del resto in qualche modo proposto alla presentazione di ‘Acilia Partigiana’ a Capelvenere, in tal senso”.

“Proporrò dunque pubblicamente – prosegue Lorenzo Proia – al mio amico Roberto le nostre idee sul proseguio di quelle di Roberto Ribeca, in vista del ‘secondo anno’ di Progetto Duranti, nato il 20 ottobre 2018. Parlerò del suo amico Gaetano Duranti, mio zio, nipote di Lido e Segretario Municipale del Partito Democratico della Sinistra e poi dei DS, esponente anche in Federazione romana a suo tempo; della necessità che il PD, possa sì divenire più moderno e liquido, in certa misura, ma che ciò debba avvenire dando peso a uomini come il nostro Partigiano Bruno Peverini o come era sino a poco fa una Tina Costa, non credo sia un caso che il Partito  in fondo ‘perda’ da quando ha smesso di rivolgersi alla Resistenza, come avveniva con Achille Occhetto che prima che a chiunque altro parlava ai Partigiani d’Emilia di trasformare il PCI e poi allo stesso PDS che incoronava Presidente dal 1993 al 1998 una Partigiana come la Senatrice Giglia Tedeschi Tadò, scomparsa nel 2007, Presidente del Partito Democratico della Sinistra – PDS dal 1993 al 1998. Io credo che una nuova, ulteriore, e forse inevitabile trasformazione del PCI-PDS-DS-PD non possa che parlare, e sottolineo parlare fisicamente, coi Partigiani, che sì, sono vivi!”.

“Ho personalmente – conclude Proia – parlato con Bruno Peverini, il nostro ultimo Partigiano, che sarà presente alla Festa e appoggia il PD, ma non so quanto il PD appoggi Lui. Egli è sano nel corpo e nella mente e tutto fa supporre (parlo da persona che lavora in Sanità da molti anni anche per ragioni familiari) che avrà ancora lunga vita. Si pensi che si occupa, anche fisicamente, di moglie, figli e nipoti. Oltre a questo intellettualmente si manifesta come il più lucido oppositore alle politiche di Matteo Salvini nel nostro Municipio, ed è lettore anche della stampa giovanile di Sinistra. Naturalmente si recherà ad Ostia Antica da Ostia in automobile, dato che guida. Invito a leggere ‘Acilia Partigiana’ per farsi un’idea migliore dell’amicizia tra Gaetano Duranti e Roberto Morassut descritta nel libro dallo stesso Roberto ma anche della lucidità e del valore del Partigiano Bruno Peverini che tanto racconta, pensa e afferma nel testo su passato, storia recente, ma anche presente e futuro”.