Aggiornamento 25 agosto 2021 – Periodo di riferimento: 16/8/2021-22/8/2021
È in leggero aumento l’incidenza settimanale a livello nazionale, al di sopra della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici e sui soli casi ospedalizzati è in diminuzione, ma ancora non al di sotto della soglia epidemica.
 
Continua il trend di aumento dei ricoveri ospedalieri associati alla malattia COVID-19.
 
Si riduce il numero di Regioni/PPAAA classificate a rischio epidemico moderato, nessuna Regione/PPAA presenta un rischio epidemico alto.
 
La circolazione della variante delta è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale.
 
Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.
 
È opportuno continuare a garantire un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare il contenimento dei casi; mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti raccomandati per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.
Punti chiave:

  • Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 16 – 22 agosto 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella prima decade di agosto.
  • E’ in leggero aumento l’incidenza settimanale a livello nazionale: 71 per 100.000 abitanti (16/08/2021-22/08/2021) vs 69 per 100.000 abitanti (06/08/2021-15/08/2021), dati flusso ISS. L’incidenza rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.
  • Nel periodo 5 – 17 agosto 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,01 (range 0,93– 1,12), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, coincidente con la soglia epidemica. Si osserva una lieve diminuzione anche dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1.04 (1.00-1.09) al 17/8/2021 vs Rt=1.08 (1.03-1.13) al 10/8/2021) che tuttavia non scende al di sotto della soglia epidemica. La elevata proporzione di soggetti giovani easintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità(https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-sorveglianza-dati) va considerata nella lettura di queste stime ditrasmissibilità. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibilesul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).
  • 10 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le restanti 11 Regioni risultano classificate a rischio basso.
  • Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in aumento al 5,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in aumento da 423 (17/08/2021) a 504 (24/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 7,1%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 3.472 (17/08/2021)a 4036 (24/08/2021).
  • Sei Regioni/PPAA riportano allerte di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.
  • In lieve aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.443 vs 15.021 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti aumenta leggermente (34% vs 32% la scorsa settimana). In lieve diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.
  • La circolazione della variante delta è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale.
  • Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.
  • È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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