Piazza Capelvenere si presenta diversa a seguito del retake, della pulizia, operata da ‘Progetto Duranti’ questa mattina. Progetto Duranti è riuscito ad unire forze politiche diverse, Comitati di Quartiere e anche  singoli cittadini del posto per un lavoro comune sul campo. “Abbiamo raccolto le continua e inascoltate segnalazioni dei Comitati di Quartiere aciliani sulla condizione di questa splendida Piazza – spiega Lorenzo Proia, Responsabile di Progetto Duranti ed esponente del Partito Democratico -. Per me questo luogo ha un sapore particolare, in primis in virtù dei legami della mia famiglia materna, la Duranti, con le Casette Pater e ciò che ne è venuto in seguito e per il ricordo del mio prozio il Partigiano Lido Duranti che trova in Capelvenere due targhe commemorative distinte. E’ stato quindi importante per me ‘mettermi al servizio’ di questa Piazza, per ragioni anche personali. Tuttavia Capelvenere, come scrivo nel mio libro, ha una storia particolare: legata ad eventi quali il tradizionale 1° maggio, la Festa dei Lavoratori, che qui riuniva moltitudini di militanti e cittadini provenienti da tutta Roma per una Festa sentita, particolare, nella quale prendevano parola politici romani e nazionali, oltre che locali e nella quale tutta Acilia aveva in Capelvenere il posto fisico dove radunarsi per l’evento principale di tutto l’anno; Capelvenere è sempre stata, ed è ancora in misura minore, la Piazza della Sinistra, la sede delle Sezioni storiche, a partire da quella del Partito Comunista Italiano ove si svolsero anche i funerali di mio nonno, il Partigiano e Sindacalista Nello Duranti, nel 1974, con migliaia e migliaia di bandiere rosse e la presenza del Popolo di Acilia, e come lui tanti, tanti altri compagni trovavano in Capelvenere un luogo dalla fortissima caratura simbolica, che viene nel mio libro ‘Acilia Partigiana’ sottolineata dall’inizio alla fine ed è avvalorata dalle memorie di politici oggi affermati, come il deputato Roberto Morassut che proprio a Capelvenere cominciò la sua attività politica dirigenziale. La Storia non può non valere niente: la Storia è Memoria; la Memoria è Cultura; la Cultura è Libertà. Una Piazza con una storia così importante non può e non deve rimanere in questo stato pietoso. Noi con questo atto, in parte certo simbolico ma anche molto ‘fisico’ e ‘pratico’, abbiamo voluto illuminare ancora Capelvenere, già oggetto di maggiori attenzioni da parte della Politica e delle Istituzioni grazie all’impegno di Progetto Duranti”. “Riteniamo fondamentale riqualificare Piazza Capelvenere – prosegue Marco Possanzini, del board di Progetto Duranti, Segretario di Sinistra Italiana X Municipio -, riattivarla, renderla finalmente una piazza viva e risistemata, pronta ad accogliere e non destinata a respingere. È inaccettabile che un luogo così importante, custode della memoria antifascista del nostro Municipio, rimanga in questo stato un minuto di più. In un clima di assoluto e perverso revisionismo storico, la memoria è l’unico strumento che abbiamo per comprendere il presente e costruire il futuro, per separare il bene dal male, dividere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, la menzogna dalla verità ed è per questo motivo che abbiamo aderito con convinzione e forza al Progetto Duranti e alle attività che si svolgeranno nell’ambito del Progetto stesso”. “I mattoni barbaramente divelti e sparsi sul selciato – continua di nuovo Lorenzo Proia –  li abbiamo accatastati e minimamente ordinati, un atto destinato a durare, ma la pavimentazione andrebbe certamente sistemata. Oltre a ciò, abbiamo lavorato sotto ‘lo sguardo’ di bandiere lacerate, strappate, le giallo-rosse del Comune e quelle dell’Unione Europea: avevamo chiesto un mese fa all’Amministrazione pentastellata di sistemare questa vergogna e ciò, dobbiamo notare, ancora non è avvenuto, non dovrebbe essere un atto così difficile e sarebbe un segnale di attenzione. Naturalmente abbiamo constatato l’enorme degrado: bottiglie sparse per terra; vetri e vetrini; cartacce; mozziconi; fogliame sparso; piante incolte; erbacce, c’erano persino i resti di un falò… abbiamo fatto molto e raccolto oltre 40 chili di immondizia nei sacconi che ci eravamo portati. La Piazza ora appare certamente diversa. Un giardiniere in pensione, del quartiere, ci ha dato una forte mano specie per il lavoro sulle piante. Un buon lavoro, insomma. Un ringraziamento sentito e particolare lo vorrei rivolgere alla Consigliera del X Municipio per il Partito Democratico, la ventiduenne Margherita Welyam esponente dei Giovani Democratici (Gd), per l’enorme supporto oltre che per l’opera manuale sul campo in questa importante giornata. La Consigliera Welyam ha dato la dimostrazione  di due cose in una: i giovani del Municipio tengono a questa Piazza e le Amministrazioni le sono vicine, anche nelle piccole cose, come dare lustro e pulizia alla Capelvenere che è Memoria della Resistenza e del mio prozio Lido Duranti”.