“Finalmente il libro ‘Acilia Partigiana. Eroi venuti dal Popolo’ – dichiara l’autore Lorenzo Proia, nipote del Partigiano Nello Duranti ed ideatore di Progetto Duranti – è stato consegnato alla casa editrice, possiamo dunque dire che è terminato a tutti gli effetti. Abbiamo chiesto espressamente la possibilità (e vedremo se la richiesta potrà essere accolta) che il libro sia pronto in eBook nella migliore delle ipotesi per il 24 marzo, quando ricorderemo il mio prozio Lido Duranti (che guidò la Resistenza dell’intera borgata di Acilia che descrivo nel testo di ricerca storica) e nella peggiore per il 7 aprile prossimo, quando ricorreranno i 100 anni dalla nascita di Lido che intendiamo ricordare con una festa per giovani e giovanissimi a Capelvenere, con teatro e musica; mentre per il libro cartaceo, abbiamo chiesto altresì che sia pronto al minimo per il 25 aprile o nella peggiore delle ipotesi per il 1° maggio, quando, secondo l’intuizione del nostro amico Marco Possanzini, intendiamo riportare in auge la storica Festa dei Lavoratori a Capelvenere, alla quale prendevano parte migliaia e migliaia di persone, con politici nazionali e, quasi sempre, la presenza del Sindaco di Roma, in quel luogo che intendiamo ribattezzare ‘Piazza Fratelli Duranti’, obiettivo per il quale stiamo portando avanti nei mercati e nei punti nevralgici di Acilia e di Ostia una raccolta firme che sta avendo successi straordinari, con una media di 50 firme a banchetto (raccolte generalmente in meno di 2 ore) e tanti cittadini che ricordano uomini come mio nonno o altri partigiani di Acilia e del territorio”.

“Avevo dichiarato – prosegue Proia – che il libro risultava terminato due mesi fa, e così era; ma abbiamo avuto delle difficoltà. La prefazione doveva essere della Partigiana Tina Costa (amica e compagna di tante lotte politiche ma soprattutto sindacali con Nello Duranti), ma le condizioni della sua salute sono peggiorate sino alla scomparsa avvenuta proprio ieri, 20 marzo 2019. Per la scrittura di questo testo, ho avuto la fortuna di poter entrare in casa della compagna Tina, di conoscere in casa sua i racconti di una militanza antifascista che comincia sin da bambina, negli anni Trenta. Tina mi aveva parlato sin da subito, sia telefonicamente che successivamente nella sua abitazione, dell’amicizia che l’aveva legata a mio nonno, del quale conservava un ricordo prezioso (ci indicò anche un quadro realizzato dal gruppo di compagni tra cui Nello che ricordava, nel dopoguerra romano). Io non ho fatto in tempi a entrarci totalmente in confindenza, ma mi ritengo davvero onorato di quanto è avvenuto. Dopo aver letto bozza del libro, infatti, disse che in esso aveva ‘rivisto tutta la mia vita’ e intendeva scrivere una prefazione avente Acilia per protagonista e in particolare le sue lotte a fianco delle ‘donne di Acilia’, come le ricordava, per il diritto alla casa popolare e contro alcuni noti ‘palazzinari’, dei quali avrebbe fatto intendere i nomi. Se n’è andata sicuramente un’amica di Acilia e del nostro territorio, a cui abbiamo voluto dedicare il libro ‘Acilia Partigiana’ senza far riferimento nel testo alla sua prefazione”.

“La prefazione – conclude Proia – è stata invece, a causa di questo dramma, scritta dall’urbanista Paolo Berdini, che in questo scritto si sofferma molto nel tratteggiare un’immagine del nostro territorio legata alla Resistenza e ai fratelli Duranti, ma che trova anche parole di profondo elogio per i giovani di oggi, come Marco Severa, Erica Rossini e il Collettivo Ingranaggi di Acilia, citati nella breve parte finale del mio libro quando si parla del presente cercando un ‘filo rosso’ della Resistenza, della Repubblica, che vada dall’8 settembre 1943 sino ai giorni nostri e che trovi nella ‘Acilia Partigiana’, appunto, un esempio paradigmatico di questa Patria. Ieri, 20 marzo, abbiamo inviato tutto alla casa editrice, nel giorno della scomparsa di Tina, grazie anche all’aiuto tecnico della 17enne Erica che proprio a Tina il 20 dicembre scorso, nel corso della sua visita a Ostia agli studenti, chiese questa prefazione. Progetto Duranti auspica che si possano ricostruire un tessuto, una comunità, fatto di valori, ma anche di simboli, di luoghi, di memorie… che in segni come questi possono essere ritrovati e avere un futuro, lo avranno e vivranno. Onore alla compagna e combattente Tina Costa”.